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BCE: Taglio del 0,25%, il quinto da giugno

BCE: Taglio del 0,25%, il quinto da giugno – Il tasso sui depositi presso la Bce mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, è sceso ad oggi al 2.75, con un taglio del 0.25%, il quinto da giugno: è quanto si aspettano i mercati, come indicato dalla presidente Christine Lagarde. Il Consiglio è sempre più accondiscendente verso le colombe.
Pur con un tasso sui depositi tornato sotto il 3%, le condizioni di finanziamento stringenti e la politica monetaria permane restrittiva. E questo nonostante la debolezza dell’economia nell’area dell’euro aggravata dalla Germania che nel 2025 rischia di registrare una lieve recessione per il terzo anno consecutivo, come non si vedeva dai tempi della riunificazione.
La BCE tuttavia procede ancora con un approccio prudente, soprattutto prevale l’incertezza dei rischi geopolitici, in attesa degli interventi legislativi del presidente americano Trump.

Nuovi dazi avrebbero un effetto inflazionistico, e non è chiaro fino a che punto la pressione all’insù sui prezzi (esercitata anche dal rimpatrio dagli immigrati clandestini) sarà controbilanciata dal calo del costo di energia e petrolio promesso da Trump. Il termine chiave che continua a guidare la BCE è l’ “inflazione sostenibile”: non basta che l’inflazione torni al 2% sul medio termine, un target che sarà centrato quest’anno, ma dovrà stabilizzarsi intorno a quel livello. la BCE guarda con attenzione l’andamento dell’inflazione dei servizi che è ancora alta e che deve continuare a scendere; e monitora da vicino l’andamento dei salari, che devono mostrare la decelerazione prevista dagli economisti dell’Eurosistema.
In assenza di shock eccezionali, la Bce punta i suoi pronostici di ripresa economica nell’area dell’euro sui consumi, il vero motore della crescita futura.
Le famiglie dovrebbero aumentare i consumi grazie all’inflazione che è scesa molto dai picchi. Il contante a disposizione per essere speso è salito, per le famiglie nell’area dell’euro il tasso di risparmio è calato anche se leggermente e resta alto rispetto a quello degli Stati Uniti. I mercati si spingono fino a prevedere tagli dello 0.25 a tutte le riunioni della Bce fino all’estate, con il tasso sui depositi che potrebbe arrivare all’ 1.75%. Ma i tempi non sono maturi, vista la prudenza della Bce per pronosticare già da ora i tassi fino all’estate e addirittura fino al 2%