Santa Lucia – 13 dicembre
Per i bergamaschi “Santa Lucia” vuol dire magia, attesa, stupore.. un richiamo all’infanzia. Tutti noi siamo cresciuti con la credenza di Santa Lucia, che nella notte tra il 12 e il 13 dicembre passa con il suo fedele asinello a lasciare regali e dolcetti ai bimbi buoni.
Guai, però, a chi cercava di restare sveglio in quella notte, perchè la Santa Lucia avrebbe gettato la cenere negli occhi ai bambini disobbedienti, lasciandogli pure del carbone sotto l’albero.
Quindi, per tradizione, tutti i bambini (già da inizio novembre) portano la loro letterina alla “Chiesetta di Santa Lucia” (che in realtà è la Chiesa della Madonna dello Spasimo), situata in centro a Bergamo, precisamente in via XX settembre.
Santa Lucia si festeggia in molti paesi europei, dall’Austria alla Svezia, dalla Finlandia alla Norvegia, ma con Bergamo ha un legame speciale. Questa bella tradizione deriva infatti dal periodo della dominazione veneta e di generazione in generazione si è tramandata fino ai nostri giorni, creando un clima magico e di attesa soprattutto nei più piccoli.
Santa Lucia – 13 dicembre – Storia e iconografia.
Lucia era una fanciulla nata a Siracusa da una nobile famiglia cristiana. Seguendo l’esempio della madre, studiava con assiduità le Sacre Scritture, e visitava le tombe dei martiri nelle catacombe della città. Poiché la madre soffriva di un grave malattia, Lucia la convinse ad andare a Catania presso la tomba di Sant’Agata, che l’avrebbe sicuramente guarita. Lì la Santa apparve alla fanciulla, e le rivelò che la sua fede e la sua purezza avrebbero operato il miracolo. Da quel momento Lucia decise di consacrare la sua verginità a Cristo, e d’accordo con la madre donò tutti i suoi averi ai poveri. Indispettito da questa conversione, un giovane che aspirava alla sua mano la denunciò come cristiana al prefetto Pascasio. Vigeva allora la persecuzione di Diocleziano, e alla fanciulla fu imposta la scelta fra l’abiura e la morte. Lucia rispose con fierezza che avrebbe affrontato qualunque tormento pur di non sacrificare ai falsi dèi. Pascasio, per far crollare la sua fede, ordinò che fosse portata in un postribolo e le fosse usata violenza; ma i soldati incaricati di ciò non riuscirono a smuoverne il corpo, neanche quando cercarono di farla trascinare da una coppia di buoi. Fu deciso il supplizio del rogo, ma le fiamme accese intorno a lei non la sfiorarono neanche. Allora Pascasio le fece trafiggere la gola con un pugnale. Lucia ricevette l’Eucarestia, e spirò.
La Santa viene generalmente raffigurata nell’iconografia cristiana con una palma in mano e un vassoio con due occhi riposti sopra. La palma, simbolo per eccellenza del martirio e della vincita della fede cristiana sulla morte; e gli occhi, che rappresentano la luce del suo cuore ( derivanti anche dal nome proprio della Santa – Lucia – Lux, Luce.) , capace di illuminare i giorni più tetri e difficili.