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Diritti e doveri del conduttore alla scadenza del contratto

Diritti e doveri del conduttore alla scadenza del contratto di affitto: dalle chiavi agli eventuali danni lasciati all’appartamento.

È un problema che sorge spesso alla scadenza del contratto di affitto: quali sono gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento? Il locatore vorrebbe l’immobile in buono stato, così da poterlo riaffittare senza dover procedere a lavori di manutenzione o di tinteggiatura. Ma ciò non è sempre possibile: c’è infatti da considerare il deterioramento conseguente al normale uso, che è a carico del padrone di casa e non dell’inquilino. Quest’ultimo non deve farsi carico delle spese necessarie al ripristino del bene se non ha alcuna colpa nella sua custodia.
Il più delle volte, il problema si pone perché, all’inizio del rapporto, il contratto non descrive le condizioni in cui si trova l’abitazione. Sicché, è difficile stabilire se eventuali danni fossero preesistenti al rapporto di locazione o se invece siano stati causati dall’affittuario.

Inoltre, tra gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento c’è anche quello della riconsegna delle chiavi, del preavviso, della liberazione dell’immobile da eventuali oggetti o arredi. Ma ci sono anche i diritti come, ad esempio, la restituzione della cauzione.

Obblighi inquilino alla scadenza dell’affitto
Il conduttore deve:

  • restituire le chiavi dell’immobile e tutti i suoi eventuali duplicati;
  • rendersi disponibile per redigere un inventario in cui, alla presenza del locatore, vengono descritte le condizioni dell’appartamento in modo da verificare se sussistano eventuali danni;
  • liberare l’immobile, per la data di scadenza del contratto e senza alcun ritardo, da qualsiasi oggetto. Quindi, l’appartamento dovrà essere sgomberato da abbigliamento, effetti personali, arredi e armadi (nel caso l’immobile fosse stato affittato vuoto).
  •  pagare i canoni residui, fino all’effettiva riconsegna del bene, senza poter unilateralmente decidere di compensarli con la cauzione consegnata all’inizio del contratto (a meno che non vi sia l’accordo tra le parti);
  • imbiancare le pareti solo se il contratto di affitto lo prevede; diversamente, tale spesa è a carico del locatore;
  • restituire l’immobile nel medesimo stato in cui l’ha ricevuto, eliminando pertanto eventuali danni da lui provocati per incuria, distrazione, colpa o volontà. Sono esclusi i danni conseguenti al normale uso dell’immobile, quello cioè conforme alla sua destinazione e, quindi, dovuti alla naturale usura cui le cose sono soggette nel tempo.

Diritti dell’inquilino quando lascia l’appartamento.
Dall’altro lato, l’inquilino ha il diritto di ottenere la restituzione del deposito cauzionale (impropriamente chiamato a volte «caparra») con gli interessi nel frattempo maturati (anche se il contratto prevede che tale importo non produca interessi: tale clausola si considera infatti nulla).

Il padrone di casa può trattenere la cauzione a compensazione di eventuali canoni non corrisposti dal conduttore. Può altresì trattenerla per compensare le spese necessarie al ripristino dell’immobile per i danni causati dall’inquilino ma solo a condizione che vi sia un accordo con quest’ultimo sulla quantificazione o, in assenza di accordo, che proceda in tribunale con una regolare causa di risarcimento: solo il giudice, infatti, può liquidare i danni e non il locatore unilateralmente.

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